Quattro nazioni sudamericane parteciperanno alla prossima Coppa del Mondo in Qatar dopo un estenuante percorso di qualificazione. In questo articolo, Simon Edwards esplora i punti di forza, con uno sguardo all'Argentina in miglioramento e all'inedito Uruguay, che ha un approccio del tutto nuovo sotto la guida di Diego Alonso.
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Ultime quote sulla Coppa del Mondo 2022Analisi dell'Argentina nella Coppa del Mondo
Dopo anni di confusione, l'Argentina ha finalmente di nuovo una squadra davvero valida. Ha concluso le qualificazioni imbattuta e ha conquistato il primo trofeo da oltre 20 anni vincendo la Copa America.
La responsabilità di costruzione del gioco non ricadrà più soltanto su Lionel Messi, grazie all'emergere di un centrocampo davvero creativo e ben equilibrato. Finalmente l'Argentina ha trovato in Emiliano Martínez un portiere di alto livello e Cristian Romero contribuisce in modo sostanziale a risolvere i problemi difensivi.
Ci sono ancora alcuni punti deboli, ma ora la squadra ha un'identità chiara, fiducia e molta energia nell'approccio al torneo.
Come si è comportata l'Argentina nella Coppa del Mondo?
L'Argentina ha vinto la Coppa del Mondo in due occasioni ed è stata protagonista di molti momenti iconici del torneo. La prima vittoria del titolo è stata conquistata sul terreno di casa. Mario Kempes e il capitano Daniel Passarella erano le stelle della squadra del 1978 che ha battuto l'Olanda 3-1 in finale.
La straordinaria prestazione del grandissimo Diego Maradona portò la squadra a conservare il titolo in Messico nel 1986. El Diego ha quasi ripetuto l'impresa a Italia 90, ma un rigore di Andreas Brehme ha portato alla vittoria la Germania Ovest. L'icona attuale, Messi, è stato protagonista nel 2014, quando l'Argentina ha raggiunto la finale, ma la vittoria le è stata ancora una volta negata da un goal tedesco giunto nelle fasi finali. Ha quindi finito per perdere 1-0.
Nel 2018, la squadra è arrivata al torneo allo sbando, ma da allora molto è cambiato e le aspettative sono di nuovo decisamente alte.
Come si è qualificata l'Argentina per la Coppa del Mondo 2022?
L'Argentina è riuscita a fatica a centrare il traguardo della qualificazione a Russia 2018 nell'ultima giornata, ma questa volta non ci sono state difficoltà. Questa è una squadra molto più solida, unita e coerente e Messi sa di non dover più fare tutto da solo.
La Copa America 2021 è stato il primo titolo vinto dall'Argentina dal 1993.
La squadra si è assicurata la qualificazione con mesi di anticipo rispetto a gran parte delle avversarie ed è rimasta imbattuta nelle 17 partite giocate, vincendone 11 e pareggiandone sei. Questa volta un posto in Coppa del Mondo non è mai stato in dubbio. Pur non avendo la risolutezza difensiva o la pericolosità in attacco del Brasile, le prestazioni della squadra sono molto migliorate, aprendo la strada a un fondato ottimismo.
La vittoria della Copa America 2021 è stata un'altra grande iniezione di fiducia. È il primo titolo vinto dall'Argentina dal 1993, conquistato con una spettacolare vittoria per 1-0 sul Brasile nella partita conclusiva. Il successo ha consolidato la posizione di Lionel Scaloni come allenatore della nazionale e ha regalato a Messi il primo trofeo della nazionale maggiore.
Scaloni, inizialmente nominato come tecnico provvisorio con un ingaggio modesto, ha fatto un lavoro notevole, conquistando la fiducia delle sue grandi stelle di alto profilo. L'Argentina sembra ora una squadra coesa, strutturata e disciplinata, che offre a Messi la base perfetta per brillare. È stata fortunata ad approdare a Russia 2018, ma in Qatar 2022 è una vera e propria pretendente al titolo.
Analisi dell'approccio tattico dell'Argentina
I due più importanti acquisti dell'Argentina negli ultimi anni sono stati Emiliano Martínez dell'Aston Villa in porta e Cristian Romero del Tottenham in difesa. Martínez è un portiere di prim'ordine, ma anche una grande personalità che ha riportato fiducia e spavalderia nell'Argentina dopo anni di incertezza.
Nonostante questo, la difesa desta grande preoccupazione. Il difensore centrale Nicolás Otamendi ha giocato con continuità per l'Argentina nell'ultimo anno; tuttavia, non è il giocatore difensivo più affidabile. Negli ultimi anni ha perso ritmo e i suoi passaggi in profondità possono rivelarsi piuttosto irregolari. A mio avviso, sembra sempre sul punto di ricevere un cartellino rosso, di commettere un grave errore in difesa o di fare un passaggio sbagliato in una zona pericolosa.
I giovani difensori non sono ancora pronti o non sono più migliorati. Questo potrebbe essere un problema per l'Argentina. Tuttavia, la squadra può scegliere tra diversi solidi terzini d'attacco, tra cui Nicolás Tagliafico del Lione a sinistra e probabilmente Nahuel Molina dell'Atletico Madrid davanti a Gonzalo Montiel del Siviglia a destra.
I giovani difensori non sono ancora pronti o non sono più migliorati.
Davanti a loro, però, sono a disposizione diversi centrocampisti centrali molto completi, con punti di forza leggermente diversi, ma senza evidenti debolezze. Rodrigo de Paul è stato un titolare fondamentale negli ultimi anni, grazie alla sua capacità di passaggio, al ritmo di lavoro e alla consapevolezza. Ha giocato insieme al playmaker arretrato Leandro Paredes del PSG (attualmente in prestito alla Juventus), al creativo box-to-box Alexis MacAllister del Brighton o a Guido Rodríguez del Real Betis, abile nella riconquista della palla. Sebbene ciascuno apporti un contributo leggermente diverso, nessuno ha solo abilità difensive o solo creative. Questo significa che la squadra può far avanzare il pallone e trovare Messi in attacco senza compromettere la stabilità difensiva.
Questo centrocampo forte consente a Messi, Lautaro Martínez e Ángel Di María di proiettarsi in avanti, con giocatori del calibro di Julián Álvarez del Manchester City, Giovani Lo Celso del Tottenham (in prestito al Villarreal) e Joaquín Correa dell'Inter, validi sostituti in panchina.
Dopo anni di dipendenza da Messi, l'Argentina è finalmente una buona squadra anche senza la sua stella e il leggendario numero 10 ne è consapevole. Messi può ora concentrarsi sulla scelta dei passaggi decisivi, sul tiro dalla distanza e sull'orchestrazione dell'attacco. Negli anni precedenti, l'unica strategia dell'Argentina era passare la palla a Messi e sperare per il meglio.
Giocatori chiave della squadra argentina
Tutti i titoli dei giornali si concentreranno, come sempre e giustamente, su Lionel Messi. Sebbene nel PSG non abbia segnato il numero di goal, quasi impossibile, prodotto nel Barcellona, ha mostrato grande qualità e una notevole efficacia nella costruzione di gioco. Messi brilla davvero quando si fida di chi lo circonda e può contare su corridori e, dopo anni di frustrazione, ora l'Argentina sembra pronta ad assecondarlo in tal senso.
Sebbene nel PSG non abbia segnato il numero di goal, quasi impossibile, prodotto nel Barcellona, ha mostrato grande qualità e una notevole efficacia nella costruzione di gioco.
Sebbene a volte sia all'ombra di Messi, Di María è un'altra stella fondamentale che sarà importante in Qatar. Lavoratore instancabile, prezioso per il collettivo, rapido e decisivo nelle grandi partite, l'attaccante della Juventus ha anche beneficiato del rinnovato equilibrio di questa squadra. I tifosi, che a volte lo hanno criticato per i grandi errori, hanno imparato ad apprezzare il suo inestimabile contributo.
Di María è un lavoratore instancabile, prezioso per il collettivo, rapido e decisivo nelle grandi partite.
Infine, Emiliano Martínez in porta è stato fondamentale in questa rivoluzione argentina. I suoi fondamentali di portiere sono quasi sempre impeccabili e la sua costanza ha portato una fiducia preziosa a una linea arretrata prima traballante. Inoltre, ha una spiccata personalità in campo. Sostiene sempre i compagni di squadra e adora affrontare a muso duro gli attaccanti avversari.
Le sue provocazioni e la sua sicurezza potrebbero rivelarsi decisive qualora si andasse ai calci di rigore.
Quote sulla vittoria dell'Argentina nella Coppa del Mondo
Molti hanno inserito erroneamente l'Argentina tra le favorite nel 2018, ma in realtà la sua eliminazione al secondo turno ha deluso di gran lunga le aspettative dei sudamericani. Con l'avvicinarsi della Coppa del Mondo 2022 lo scenario è decisamente diverso.
L'Argentina procede a vele spiegate grazie allo spirito energico di un'eccellente qualificazione, l'iniezione di fiducia della prima vittoria in Copa America in oltre 20 anni e, infine, la schiacciante vittoria per 3-0 sui campioni d'Europa, l'Italia, nella Finalissima 2022. La squadra potrebbe essere ancora lievemente vulnerabile in difesa e l'inserimento di Otamendi terrorizzerà i tifosi argentini, ma la squadra sembra forte.
L'Argentina supererà il gruppo e potrebbe vincere il titolo (una vittoria è quotata a 7,500 (+650)*) se riuscirà a evitare qualche madornale svarione difensivo.
Analisi dell'Uruguay nella Coppa del Mondo
Durante le qualificazioni alla Coppa del Mondo di quest'anno, l'Uruguay ha dovuto affrontare un'evoluzione importante, ma ne è uscito rafforzato. Il grande Óscar Tabárez si è fatto da parte e Diego Alonso ha sviluppato un sistema che pone maggiore enfasi sulla qualità del centrocampo.
In precedenza l'Uruguay si affidava a una coppia di difensori centrali e a due attaccanti di livello mondiale. I quattro sono ancora componenti importanti della squadra, ma gli interscambi dinamici a centrocampo hanno ceduto il posto a un approccio più da dietro in avanti.
Questa squadra può raggiungere vette di rendimento davvero elevate e la sua recente forma agonistica è molto migliorata. C'è ancora da lavorare in vista del torneo, ma se la squadra riuscirà a superare un gruppo difficile, lo slancio potrebbe spingerli a essere davvero competitivi nelle fasi finali.
Come si è comportato l'Uruguay nella Coppa del Mondo?
L'Uruguay è stato il primo campione della Coppa del Mondo e il torneo è un momento importante della storia del piccolo Paese sudamericano. Molti uruguaiani sostengono, e a ragione, di essere stati campioni del mondo in quattro occasioni.
Negli anni Venti, i Giochi Olimpici rappresentavano il torneo di calcio internazionale più prestigioso del mondo e l'Uruguay vinse l'oro nel 1924 e nel 1928. Visto il suo dominio alle Olimpiadi, il Paese fu scelto per ospitare la prima Coppa del Mondo e vinse il titolo a Montevideo nel 1930.
La Coppa del Mondo successiva fu quella del 1950 in Brasile. L'Uruguay affrontò i padroni di casa nella partita finale, con La Celeste cui serviva una vittoria per assicurarsi il titolo. Con quasi 200.000 brasiliani fiduciosi nella vittoria, l'Uruguay vinse per 2-1 in una partita che divenne nota come Maracanazo.
Anche se non ha ancora vinto il titolo, il Paese ha sempre espresso ottime prestazioni nella competizione. Si è classificato tre volte al quarto posto e ha superato il proprio gruppo in 10 delle sue 13 apparizioni.
Come si è qualificato l'Uruguay per la Coppa del Mondo 2022?
Il percorso di qualificazione alla Coppa del Mondo è stato ricco di grandi cambiamenti per l'Uruguay, ma tutti i tasselli stanno cominciando ad andare al posto giusto.
Nel 2021, Óscar Tabárez si è dimesso da allenatore della nazionale dopo 228 partite, quattro partecipazioni alla Coppa del Mondo e sette Copa America. È stato un momento importante e la decisione è arrivata quando c'era ancora molto lavoro da fare per assicurarsi la qualificazione.
Tabárez ha lasciato dopo quattro sconfitte consecutive, mentre il nuovo allenatore, Diego Alonso, ha esordito con quattro vittorie consecutive assicurandosi la qualificazione. L'Uruguay si è concentrato meno sul ruolo tattico del centrocampo.
Alla fine l'Uruguay si è qualificato per la Coppa del Mondo al terzo posto con otto vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte. Ha superato di poco l'Ecuador, ma ha concluso ben lontano da Argentina e Brasile.
Analisi dell'approccio tattico dell'Uruguay
Per anni, l'Uruguay è stata una squadra con una coppia di attaccanti (Edinson Cavani e Luis Suárez) e due difensori centrali di livello mondiale (Diego Godín e José María Giménez). Questa è stata la chiave del suo successo e, in una certa misura, il centrocampo ha svolto un ruolo di supporto, offrendo ulteriore protezione alla linea difensiva e facendo arrivare rapidamente la palla ai pericolosi attaccanti.
Il controllo del centrocampo è ora al centro dell'approccio tattico dell'Uruguay.
Suárez, Cavani e Godin hanno iniziato a perdere il loro vantaggio fisico e con l'emergere di nuovi centrocampisti creativi, si è creata una tensione imbarazzante. L'approccio di Tabárez aveva portato incredibili successi ai massimi livelli, ma i talenti emergenti stavano trascinando l'Uruguay in una nuova direzione.
Il nuovo allenatore Alonso l'ha fatta sua e ora il controllo del centrocampo è il fulcro dell'approccio tattico dell'Uruguay. Rodrigo Bentancur del Tottenham e Federico Valverde del Real Madrid sono due dei primi nomi a cui la squadra si affida, in grado di conquistare il pallone e controllare il possesso al centro del campo. Possono essere affiancati dal centrocampista box-to-box Matías Vecino o da Lucas Torreira, abile nella conquista di palla, in un centrocampo a tre quando necessario.
Il grande acquisto del Liverpool, Darwin Núñez, porta energia, fisicità e un punto focale in attacco e ha giocato spesso insieme al clinico Suárez. Le ali creative invertite Giorgian De Arrascaeta, Nicolás de la Cruz e Facundo Pellistri possono poi fungere da collegamento con l'attacco, con le loro incursioni dalle fasce.
Sarà interessante capire se Suárez, che ora è tornato a giocare in Uruguay, manterrà il suo posto da titolare, perché Núñez da solo dovrebbe essere in grado di occupare i difensori e permettere l'interscambio di molti centrocampisti creativi in attacco. A volte può essere chiamato dalla panchina e questo potrebbe essere decisivo negli ultimi 20 minuti di una partita.
Giocatori chiave della squadra uruguayana
Federico Valverde è una gioia assoluta per gli occhi nel centrocampo dell'Uruguay e sarà fondamentale per il controllo del gioco. Gran lavoratore, composto, creativo e tecnico, Valverde è stato fondamentale nell'evoluzione dell'Uruguay.
Il successo dell'Uruguay è stato costruito sull'organizzazione e la disciplina, combinate con la qualità d'attacco di Diego Forlán, Suárez e Cavani negli ultimi Mondiali. Núñez non è considerato allo stesso livello dai tifosi uruguaiani, ma la sua qualità è evidente e in questo torneo potrebbe consolidare il proprio ruolo tra quei grandi attaccanti.
Sarà un torneo importante per Núñez in attacco.
Infine, la chiave sarà una base solida e José María Giménez dovrà fare un passo avanti come leader, dato che il suo partner difensivo di lunga data, Diego Godin, inizia a perdere colpi. Giménez è stato eccellente per anni nella difesa per l'Uruguay e ora dovrà incarnare davvero il famoso spirito Garra Charrua.
Quote sulla vittoria dell'Uruguay nella Coppa del Mondo
L'Uruguay dovrà superare un gruppo equilibrato, ma non privo di difficoltà. Per ragioni storiche, la partita contro il Ghana sarà particolarmente interessante, mentre il Portogallo rappresenterà una vera sfida. Una vittoria all'esordio contro la Corea del Sud è fondamentale per il superamento del turno.
L'Uruguay (quotato a 51,480 (+5048)*) ha una storia incredibile ai Mondiali e, sebbene sia ancora un po' un work in progress, avrà la possibilità di competere con le migliori. La fase a gironi rappresenterà una vera e propria sfida, ma se dovesse qualificarsi, ne ricaverebbe molta fiducia per il turno a eliminazione diretta.
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