In molti sport il vantaggio di giocare le partite in casa è ampiamente accettato come un dato di fatto, ma è veramente così? Giocare in casa è un vantaggio nel calcio? E nel caso, come possiamo calcolare questo vantaggio? In questo articolo Dominic Cortis condivide le sue idee sul fattore campo nel calcio.
La maggior parte dei modelli matematici creati per prevedere il numero di goal utilizza diversi parametri a seconda che la squadra giochi in casa o in trasferta. Per esempio, in un modello basilare che applica la distribuzione di Poisson alle scommesse si utilizzano diversi valori per la forza d'attacco e quella di difesa.
Il vantaggio della squadra di casa (o fattore campo) è evidente in Premier League dove nella stagione 2016/17 si sono viste 135 vittorie delle squadre di casa e 92 di quelle in trasferta con una media reti, rispettivamente, di 1,60 e 1,20.
Termine che si riferisce al vantaggio percepito che ha la squadra che gioca in casa.
Tuttavia, come ho già detto in passato, quando ho analizzato come creare un modello per le scommesse, i dati scelti ne influenzano i risultati. Si potrebbe sostenere che il punteggio mediano è di 1-1 e quindi non c'è nessuna prova che ci sia una differenza.
Perché si dovrebbe considerare la differenza reti
Recentemente, Marek e Vavra hanno pubblicato un progetto di ricerca sul vantaggio della squadra di casa. Nella loro analisi del fattore campo in Premier League hanno esaminato attentamente se ci siano prove a dimostrazione del fatto che una squadra ha prestazioni migliori in casa considerando la differenza reti piuttosto che il semplice risultato.
Questo significa che se una squadra perde 1-0 in casa, ma 4-0 in trasferta ha usufruito, in qualche modo, del fattore campo pur avendo perso entrambe le partite. I ricercatori non sono riusciti a trovare una tendenza vera e propria, ma la loro pubblicazione, Home Team Advantage in English Premier League, è un documento molto interessante da leggere.
Lo studio appena citato fornisce delle ottime informazioni sul vantaggio di giocare in casa in termini generali, ma analizza anche quanto ne benefici ogni squadra. Il Liverpool è un esempio che si differenzia dalle altre squadre a causa del suo recente calo costante per quanto riguarda il fattore campo, al contrario il vantaggio di giocare in casa per l'Arsenal sembra essere molto altalenante nello stesso periodo.
Cosa contribuisce al vantaggio del fattore campo?
Quando si utilizza un modello c'è sempre un certo livello di soggettività, quindi è necessario considerare i possibili fattori per cui il fattore campo potrebbe essere un fattore reale.
Marek e Vavra segnalano che nella scorsa stagione lo Swansea e il Newcastle hanno mostrato delle prove a favore del fattore campo. Considerando che lo Swansea gioca in Galles e il Newcastle nella parte nord-orientale dell'Inghilterra si potrebbe affermare che i chilometri di distanza siano un fattore che deve essere tenuto in considerazione.
Gli scommettitori spesso considerano l'influenza che hanno i chilometri da fare per giocare in trasferta nella NFL, dove le squadre possono fare più di 3.000 chilometri per disputare una partita (in questa stagione la distanza maggiore tra due stadi di Premier League, quello del Newcastle e dello Swansea, è di 570 chilometri). Tuttavia, si può affermare che la distanza da percorrere per una trasferta influenzi la tendenza a subire goal e la capacità di segnare, come mostra questa ricerca di Oberhofer, Philippovich e Winner.
Oltre alle competizioni nazionali, le squadre devono coprire distanze maggiori per le coppe europee come la Champions League e l'Europa League. Considerando che, in un breve periodo di tempo, le squadre devono viaggiare per giocare queste partite e per tornare a casa, il fattore campo potrebbe essere più accentuato negli incontri in trasferta delle competizioni europee e in quelli fuori casa dopo aver giocato in Europa.
Un altro fattore che contribuisce al fattore campo potrebbe essere il numero degli spettatori. Si può discutere se i tifosi possano essere considerati come il 12esimo uomo in campo, in particolare se si osservano squadre come il West Ham United e il Totteham Hotspur che hanno aumentato la capacità dei loro nuovi stadi, ma hanno subito un calo nelle prestazioni.
Nevill, Newell e Gale hanno mostrato che le squadre che giocano in casa traggono vantaggio soprattutto dalle espulsione dei giocatori avversari e dal vedersi assegnare un maggior numero di rigori a favore. Nel loro recente studiosul Journal of Sports Sciences si sono chiesti se il vantaggio è dovuto al numero di falli reale o percepito, ovvero se un numero maggiore di tifosi provochi i giocatori in trasferta ad avere un comportamento più imprudente o se influenzi l'arbitro (o entrambe le cose).
Una presentazione all'ultima Math Sport International Conference (giugno 2017) ha mostrato che potrebbe riguardare le decisioni sbagliate da parte dell'arbitro poiché molte di queste sono annullate dopo un ricorso.
Sono molto interessato anche a capire l'eventuale effetto che hanno i tifosi sulla capacità di segnare più o meno goal da parte della squadra di casa, vale a dire se l'intensità di gioco varia a seconda che la squadra di casa o in trasferta segni o subisca goal. Questo potrebbe portare a dover valutare se esistono differenze nel momento in cui si segna il primo goal nelle partite in casa o in trasferta.
Se qualcuno è interessato a effettuare questa ricerca a livello accademico mi contatti.