Molti scommettitori nel mondo predicano la gestione del capitale... ma si concentrano sugli aspetti sbagliati? Qual è il modo giusto di gestire un capitale di scommessa? Da dove dovrebbero cominciare gli scommettitori? E qual è il modo migliore per iniziare? Scoprilo continuando a leggere.
Il principio di base
La gestione del capitale viene perorata in varie forme da chiunque si sia fatto una posizione nel mondo delle scommesse sportive. A mio parere, il problema comune di questi insegnamenti è che tendono a confondere la gestione del capitale con il principio del "non perdere denaro".
Warren Buffet una volta disse: "Ci sono due regole per avere successo negli investimenti: la prima regola è non perdere denaro, e la seconda regola è non dimenticare mai la prima regola." L'idea di poter gestire un capitale di scommessa è ottima, ma pensare che facendolo sia possibile non perdere denaro è semplicemente sbagliato.
Perché bisogna evitare di dare fiducia alle valutazioni
Nei primi anni '90, sulle reti televisive nordamericane ci fu una crescita esponenziale di periziatori e informatori Questo portò all'invenzione del sistema di scommessa basato sulle unità, in genere da 1 a 5 stelle.
L'idea alla base del sistema era semplice: più alta era la valutazione di una scommessa, maggiore era la sicurezza di poter vincere la puntata. Negli ultimi due decenni, questo concetto è diventato estremamente comune tanto sui social media quanto sui siti di scommesse. Il problema di questo metodo è che spinge gli scommettitori a ragionare in base a racconti e opinioni personali piuttosto che in base a costi e inefficienze.
Essere responsabili può diventare limitante
Molti scommettitori pensano di avere un vantaggio rispetto ad altri nel mercato perché sono prudenti e giocano solo piccole cifre. Essere volontariamente prudenti e responsabili con il proprio denaro non impedisce di perderlo. Anzi, puntare somme più piccole spesso a lungo termine può costare agli scommettitori più denaro rispetto alle scommesse con cifre più alte.
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Segui PinnacleÈ difficile trovare un vero vantaggio nei mercati delle scommesse sportive, ed è per questo che quando si presenta l'occasione gli scommettitori devono sfruttarla al massimo e massimizzare i propri ricavi. La maggior parte degli scommettitori si assesta fra il 45% e il 55% di vincite. La differenza tra gli scommettitori professionisti e quelli amatoriali è spesso dovuta al fatto che questi ultimi non puntano abbastanza e sono troppo avversi al rischio.
Il denaro crea opportunità
Il modo più semplice per perdere denaro nelle scommesse sportive è quello di prendere i soldi da un capitale e metterseli in tasca. Gli scommettitori professionisti non scommettono fondi personali, ma usano fondi separati dedicati alle puntate. Nei mercati delle scommesse sportive gli scommettitori gareggiano contro gli altri scommettitori e non contro i bookmaker. Maggiore è la quantità di denaro che uno scommettitore può investire in un mercato di scommesse, più alte sono le sue opportunità di approfittare di quote inefficienti.
La gestione del contante è automatica
La gestione del capitale è una cosa a cui nessuno scommettitore dovrebbe mai fare troppa attenzione. Il concetto è molto semplice: basta scommettere sempre una somma di denaro proporzionale al vantaggio stimato. In generale, molti si rifanno al criterio di Kelly per massimizzare le opportunità.
Il problema è che molti scommettitori sono troppo concentrati su altre cose per stimare con precisione i prezzi e definire il loro vantaggio, elementi essenziali per far funzionare un metodo come il criterio di Kelly. È incredibile notare come più si spende tempo per stimare con precisione il prezzo di un incontro per individuare le inefficienze, tanto più questa operazione si trasforma in una gestione del capitale basata su ripensamenti.
Trovate un'inefficienza, definite un vantaggio e sfruttate al massimo l'opportunità: a questo punto, la gestione del capitale diventerà automatica.